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Channel: Commenti a: I Subsonica, Pizzarotti, Beppe Grillo e quelli che non capiscono la “movida”
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Di: valerio

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Lo posso bere anch’io il Gewürztraminer o cosa cavolo altro voglio.
Non ho mai fatto mistero né ho mai negato di essere una persona che fa uso di alcool. Come milioni di altre in Italia, solo che non lo dicono. Perché l’espressione “fare uso di alcool”, che di per sé è neutra, viene vissuta come emarginante.
Chi beve una birra media con la pizza fa uso di alcool, punto.
Esattamente come chi beve un bicchiere di vino “da meditazione” o chi si sfonda di vodka dal discount.
Il fatto che a te, a me o a chissà quanti altri l’alcool non dia disturbi evidenti e apparenti, che lo “reggiamo” che “a noi non ci fa male” è probabilmente, anzi, senz’altro vero. Come è vero che quella stessa quantità di alcool in altri soggetti possa avere effetti ben meno “tranquilli”.
Ma sul fatto che io usi alcool non ho dubbi.
Posso, tutt’al più (ma proprio tutt’al più) avere dei dubbi sacrosanti sul fatto che qualcuno preferisca una Tequila Bum-Bum al Gewürztraminer, ma questo svicola dal concetto che ti ostini a evitare bellamente: anch’io posso bere ascoltando della musica, ma non ho bisogno di bere per ascoltare musica. Posso anche non farlo. O bere qualcos’altro. Se VERAMENTE mi interessa la musica e se in QUELLA città o in QUEL posto è proibito servire alcolici. Se, invece, come nel caso in specie, si va a sindacare che in quel comune quarda lì, hanno vietato gli alcolici, eh, non sanno cos’è la movita, cosa ci combina etc… etc… allora mi viene il dubbio, o, meglio, la certezza, che la musica, la movida e il quadrapenta siano solo dei pretesti. Che lo dicano che vogliono bere, senza buttarlo in tasca alla “cultura giovanile”. Su, via…
O vogliamo ancora dire che questo è un modo intelligente, dinamico e con dieci decimi di vista per affrontare il problema?


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